I benefici dello sport interessano tutte le età: l’attività fisica incide positivamente sull’invecchiamento cellulare rallentandolo e diminuendo il rischio di malattie cardiovascolari e metaboliche.
Praticare regolarmente attività fisica nel corso della propria vita permette di affrontare l’invecchiamento mantenendo un organismo più sano nella sua complessità e libero dalle tipiche problematiche legate a un’inattività prolungata.
Il Cross Training cos’è? Quali sono i benefici?
Il Cross Training è una tipologia di allenamento che si basa su esercizi funzionali ad alta intensità che variano costantemente.
Per chi è adatto il Cross Training?
Il Cross Training è un’attività che può essere praticata da tutti in quanto l’allenamento può essere modulato e adeguato per soddisfare i diversi livelli di fitness cosicché la stessa intensità relativa possa essere raggiunta da tutti.
Quali sono i benefici del Cross Training?
Il Cross Training è un allenamento completo che lavora ad alta intensità prevedendo una successione di esercizi che mobilitano tutti i muscoli, con tempi rapidi per il recupero.
I benefici del Cross Training possono essere così sintetizzati:
#1 Lavora su diversi distretti e fasce muscolari
#2 Migliora il sistema cardio-respiratorio
#3 Aumenta l’efficienza nei movimenti quotidiani
#4 Aumenta il tono e la definizione della muscolatura
#5 Diminuisce la massa grassa e mantiene quella muscolare
#6 Riduce i rischi per articolazioni e stiramenti
#7 Potenza la forza muscolare contestualmente alla velocità e agilità
#8 Migliora il coordinamento e l’equilibrio
Concludendo il Cross Training si fonda su tre fondamentali: attività aerobiche, attività supportata da attrezzature specifiche e gesti di ginnastiche.
L’obiettivo è quello di c migliorare lo stato di fitness e benessere generale dell’individuo agendo sulla capacità aerobica, i livelli di forza, la tonicità muscolare, la mobilità e migliorandone contemporaneamente la prestazione sportiva.
L’allenamento aerobico: conosciamolo meglio!
C’è chi sostiene che l’attività ad alta intensità (HIIT) sia la miglior scelta per raggiungere un obiettivo di definizione e chi invece sostiene che sia da preferire quella a basso impatto (LISS).
Possiamo dire che, fondamentalmente, entrambe le teorie sono valide, questo perchè dobbiamo ricordare che a far dimagrire non è uno o l’altro allenamento aerobico ma il deficit calorico.
Concentriamoci sui benefici dell’attività aerobica.
Perchè fare attività aerobica?
I benefici dell’attività aerobica sono numerosi: l’attività cardiovascolare migliora innanzitutto la capacità di lavoro ossia la capacità di portare a termine un allenamento senza stressare oltre misura il sistema cardio-muscolare.
Un allenamento prettamente aerobico comporta anche delle alterazioni in molti sistemi del nostro organismo ad esempio nella via metabolica aerobica determinando una maggiore presenza di ossigeno nei muscoli interessati.
Dalla maggiore capacità ossidativa dei muscoli derivante dall’attività aerobica ne consegue:
Quindi bisogna preferire l’allenamento aerobico per dimagrire?
Il fatto che l’allenamento aerobico permette una maggiore mobilizzazione e utilizzo degli acidi grassi non vuol dire che sia in grado di determinare un dimagrimento diretto: ribadiamo il concetto che l’allenamento aerobico porta a dimagrire perchè determina un dispendio energetico e non perchè brucia i grassi.
Il dimagrimento non dipende da quale substrato utilizziamo durante l’allenamento ma dal bilancio calorico delle 24h/settimane.
E’ il deficit calorico determinato dall’alimentazione e/o dall’attività fisica a determinare il dimagrimento, quindi è preferibile scegliere l’attività che più ci piace e riteniamo per noi più sostenibile per raggiungere il nostro obiettivo di definizione!
Ridurre il grado di sedentarietà con l’attività fisica grazie alla maggiore propensione dei medici a consigliare esercizio fisico, perché un buon livello di fitness cardiorespiratorio è associato ad un miglior stato di salute generale della popolazione. Sono questi alcuni dei risultati presentati dal Dr. Jonathan Myers nel corso del webinar tenuto dall’American College of Sports Medicine (ACSM) dal titolo The importance of measuring aerobic capacity among the general population.
Nonostante queste evidenze, pur essendo la sedentarietà (e relativo fitness cardiorespiratorio basso) un fattore di rischio molto importante, è tra quelli che riceve la minor attenzione nel mondo medico. Il risultato è che nei paesi sviluppati la percentuale di fumatori sta lentamente diminuendo mentre, al contrario, i sedentari stanno aumentando.In questo scenario piuttosto desolante ci sono però delle opportunità perché in primo luogo il fitness cardiorespiratorio basso, quasi sempre frutto della sedentarietà, può essere aumentato. In secondo luogo, i benefici più consistenti possono essere ottenuti da coloro che passano da un livello di fitness cardiorespiratorio basso a uno moderato. Per ogni MET di incremento (il MET è un’ unità di misura del fitness cardiorespiratorio), c’è un riduzione del rischio di incorrere in una patologia cardiovascolare che va dal 10 al 20%.
